Nel tuo gioco d'ombra,
Piazza duomo e la seta nera,
Diversi gatti accanto alle tue passeggiate.
Con una rivoltella s'era bloccata,
Ghiaccio insanguinato.
Tu senza reggiseno e la Russia sugli scivoli.
Sotto la quercia fitta di cartastraccia,
Il naviglio è un lupo nel fango dolce
O credo una lince che sbava perla,
O la collana che hai rubato.
Io mi nascondo dentro al tuo Barbour,
Come serpenti bianchi, dentro all'armadio.
Proprio adesso che devo andare
A due appuntamenti col pavimento.
Ed'io non ho mai freddo, al massimo è lui ad avere me.
Il piccolo indù gioca con un cane
E lattine di birra del padre,
Che fuma sul cornicione, mentre
L'ambulanza si rovescia contro le spighe
E le sue onde di ammassi di buio per i palazzi scheletri.
Io mi nascondo sotto le finestre dell'ospedale,
In modo che tutti possono mirare piuttosto male.
Lalalalalalalalalalalala...
Writer(s): Francesco De Leo
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