Ch'io sia la fascia
Che la fronte ti cinge,
Così vicino ai tuoi poensieri;
Ch'io sia il grano di mais
Frantumato dai tuoi denti selvaggi;
Ch'io sia al tuo collo turchese,
Caldo della tempesta del tuo sangue.
Ch'io sia la lana del telaio
Che scivola fra le tue dita;
Ch'io sia la veste che porti
Sul rosso del tuo cuore;
Ch'io sia la sabbia nei mocassini
Che accarezza le dita dei tuoi piedi;
Ch'io sia il tuo sogno notturno
Quando nel sonno parli e gemi.
Writer(s): angelo branduardi
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